Mars Desert Research Station
La Mars Desert Research Station è una delle quattro
stazioni di ricerca Mars Analog ubicata nel deserto dello
Utah.
Archivio delle altre missioni.


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[ scheda tecnica
della missione ] |
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Nome missione: Mona Lisa – 6 women on Mars
Luogo di svolgimento: Deserto dello Utah (USA)
Caratteristiche località: Analogamente
a Marte il deserto dello Utah ripropone una identica colorazione
rossa e una morfologia simile in alcune stratificazioni,
canyons e gole. Come Marte, questo deserto è interessato
da tempeste di sabbia, che su Marte si pensa rappresentino
la principale forma di erosione. Qui sono state trovate
inoltre concrezioni simili alle "blueberries" trovate
su Marte.
Durata della missione: 2 settimane
Periodo svolgimento: dal 1 al 14 Maggio 2005
Tipo di stazione: Mars Desert Research Station, composta
da un modulo abitativo o "hab", un osservatorio
astronomico ed un modulo serra.
Comandante:
Anne Pacros ¤
ingegnere aerospaziale dell'Esa (francese)
Equipaggio:
- Sheryl Bishop ¤ psico-sociologa dell'Università di
Houston (americana)
- Natalie Cutler ¤ ingegnere (australiana)
- Christine Legault ¤ consigliere pedagogico responsabile
del progetto della stazione spaziale mobile (canadese)
- Cecile S. Marie ¤ ingegnere chimico-fisico (francese)
- Tiziana Trabucchi ¤ geologa (italiana)
Come
nasce il Progetto
L'idea di inviare un equipaggio, interamente femminile, di
6 persone, in una delle stazioni della Mars Society è nata
nell'Agosto 2004 durante le sessione estiva dell'Università Spaziale
Internazionale (ISU). Durante questo programma intensivo
di due mesi, studenti da tutto il mondo partecipavano in
classe, nei workshop e nei progetti in team, per conoscere
lo spazio da diverse prospettive: scienza, tecnologia,
ma anche politica e legge.
Durante la sessione del 2004, ci fu una presentazione
della dott.sa Sheryl Bishop (UTMB, Università del
Texas Ambito Medico) sui suoi studi sulla composizione di
un equipaggio e i sui comportamento di un gruppo in isolamento. È stato
notato che erano disponibili pochi dati sugli equipaggi femminili,
di conseguenza è stato formato un gruppo di 12 donne
affiliate all'ISU per creare il progetto denominato "MONA
LISA" per una rotazione in una delle stazioni di ricerca
della Mars Society i cui risultati sono stati poi confrontati
con quelli di un analogo gruppo di soli uomini chiamato Leonardo.
Gli
Obiettivi della Missione
- Dinamiche di gruppo
- Testare il cliff reconaissance vehicle (CRV)
- Manutenzione e studio greenhab
- Studi didattici
- Equipaggiamento e prototipi di tuta spaziale
- Studi geologici multidisciplinari
- EVA (Extra Vehicular Activities)
Dinamiche di Gruppo
Lo scopo principale della missione era quello di studiare il
comportamento, le interazioni e le performance di un equipaggio
completamente femminile in stato di isolamento per due settimane,
cercando di ottenere più dati possibili, in modo da
poter identificare l'equipaggio ideale.
Questa ricerca
ha seguito il lavoro fatto durante diverse stagioni del MDRS
dalla dott.sa Sheryl Bishop, dal dott. Steve Dawson, dalla
dott.sa Kate Reynolds, dalla dott.sa Rachael Eggins e dal dott.
Paul schell Maruff. Le variabili di composizione del gruppo
come la personalità e
gli stili di direzione, la dimensione del gruppo, il mix
culturale e di genere, le strutture di ruolo e di potere
sono frequentemente citate come aree che influenzano le
prestazione del gruppo, dagli stessi equipaggi al personale
di supporto intorno a loro.
L'obiettivo della ricerca è basato sulla
nozione che le persone agiscono sia come individui che
membri di un gruppo e che funzionano in modo più coeso
e cooperativo in un gruppo se si identificano con quel
gruppo. Ciò viene da due correnti principali delle
teorie socio-psicologiche, la teoria dell'identità sociale
e la teoria della categorizzazione del sé.
Identificarsi con un gruppo significa che le persone interiorizzano
come propri i valori, le norme e le credenze che definiscono
il gruppo. Il grado in cui un aggregato di individui funziona
come un gruppo dipende dall'esistenza di un'identità sociale.
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Cliff reconaissance vehicle (CRV)
- Veicolo di Ricognizione di scogliera

Un
altro compito del team di Mona Lisa, era quello di provare,
in differenti luoghi, il Cliff reconaissance vehicle
(CRV) proveniente del capitolo francese della Mars Society
per poter realizzare più test possibili di sviluppo
e di miglioramento.
È un prototipo leggero di
veicolo a due ruote fornito di videocamera.
Il suo scopo è quello
di assistere i geologi nell'osservazione dei vari
strati rocciosi in dirupi o scogliere inaccessibili all'uomo.
La ricerca proposta è una continuazione della
fase di test che ha avuto luogo nel MDRS già durante
la stagione sul campo del 2004.
Manutenzione e studio del GreenHab

Anche
la manutenzione e lo studio del greenhab era
uno dei compiti dell'equipaggio. Il greenhab, è una
specie di serra adiacente l'hab e rappresenta un
importante componente nel caso di missioni spaziali di
lunga durata: le piante rappresentano la biomassa commestibile
ed allo stesso tempo rigenerano l'aria e l'acqua
attraverso il processo di fotosintesi. Nella MDRS parte
delle acque di scarico vengono riciclate proprio grazie
al greenhab.
Studi Didattici
E' stato poi condotto un progetto individuale che
includeva una serie di esperimenti didattici per gli studenti
di Montreal, aderenti al programma della National Mobile
Space Station (52 studenti tra scuole elementari
e adulti).
Equipaggiamento e prototipi di Tuta Spaziale

Un
altro obiettivo era quello di condurre alcuni test finalizzati
a testare difetti negli equipaggiamenti.
La ragione principale per gli esseri umani di esplorare il pianeta rosso sono
le EVA (Attività Extra Veicolari) per esplorare luoghi diversi e raccogliere
campioni. Attualmente le tute spaziali pressurizzate a gas riducono l'efficacia
dell'astronauta nelle EVA poiché sono voluminose e rigide e riducono
la libertà di movimento rendendo anche il più semplice degli incarichi
stancante.
Uno dei membri dell'equipaggio di Mona Lisa sta lavorando
a un nuovo concetto di tuta spaziale usando la pressione
meccanica opposta (MCP) con un elastico stretto per comprimere
il corpo invece di pressurizzarlo a gas. L'elastico è flessibile,
leggero e consente una gamma molta più grande di movimenti.
Il simulatore di tuta MCP che viene testata è stato
chiamato ‘MarsSkin'. Uno degli obiettivi delle missioni
Mona Lisa e Leonardo era di comparare la tuta spaziale MarsSkin
con il simulatore di tuta spaziale MDRS pressurizzata a gas
sia a livello di prestazione sia sulla base della visibilità del
casco di entrambe le tute rispetto alla visione normale.
Gli Studi nel Campo della Geologia

Lo
studio geologico multidisciplinare effettuato nel deserto
dello Utah aveva come scopo quello di simulare l'esplorazione
e lo studio di un nuovo territorio, come in una reale missione
su Marte. L'osservazione sul campo dei differenti
tipi di erosione, (meteorologica, meccanica e chimica), è stata
condotta per studiare le forme che il suolo e le rocce
presentano interagendo con gli agenti fisico-chimici. Tra
le varie analisi è stata eseguita una sezione stratigrafica
di dettaglio, osservando una successione sedimentaria all'interno
di un canyon. Un altro interessante scopo era quello di
evidenziare tutte quelle operazioni che vengono normalmente
eseguite durante le escursioni geologiche, ma che risultano
impossibili indossando il simulatore di tuta spaziale.
EVA (Extra Vehicular Activities)

Giornalmente
l'equipaggio effettuava delle EVA (Extra Vehicular
Activities), sempre in simulazione, sia a piedi che tramite
ATV (All-terrain vehicles). Venivano rispettati i tempi
di decompressione sia in entrata sia in uscita, anche le
comunicazioni tramite computer con il remote science team
simulavano i ritardi di
risposta. Sempre giornalmente venivano eseguite le operazioni di manutenzione
dell'Hab e le eventuali riparazioni. Durante le escursioni si era in contatto
via radio, e si dovevano rispettare gli orari di rientro stabiliti precedentemente
e legati alla quantità di ossigeno. Altre attività comprendevano
riparazione e manutenzione delle strutture dell'habitat, prove di evacuazione
e test psicologici.
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L'Equipaggio
Anne Pacros è nata in
Francia ed è interessata ai voli spaziali dell'uomo
fin dal liceo. Il suo sogno è diventare un astronauta.
Dopo i suoi studi di ingegneria alla "Ecole Centrale" di
Parigi, Francia, ha ottenuto un Master di Scienze in Aeronautica
e Astronautica al "Massachusetts Institute of Technology".
In seguito ha cominciato il suo percorso professionale in Francia
al Snecma Moteurs, lavorando su VINCI, il futuro motore upper
stage per il razzo Ariane 5. E' diventata membro del Capitolo
Francese della Mars Society ("Planète Marte").
Nell'estate del 2004, ha partecipato alla sessione estiva dell'Università Internazionale
Spaziale ad Adelaide, Australia. Qui è nato il progetto
Mona Lisa. Nel Gennaio 2005, Anne ha lasciato lo Snecma Moteurs
per andare a lavorare all'Agenzia Spaziale Europea nei Paesi
Bassi. Qui lavora nella Divisione di Utilizzazione della Stazione
Spaziale Internazionale dove coordina i progetti scientifici
nel campo della Fisica Fluida e del Trasferimento di Calore.
Ricoprendo questo ruolo, le è stata data l'opportunità di
partecipare a una campagna di volo parabolico. In termini di
attività marginali, è in possesso di una
licenza di pilota privato e ama lo sport (judo, pallacanestro,
immersioni subacquee) ed il ballo. Inoltre (cerca di) canta
in un coro ed in una rock band!
Sheryl Bishop è un
Professore Associato in Psicologia Sociale dell'area medica
all'Università del Texas, Galveston, direttore di
curriculum per il nuovo Dottorato di Scienze Naturali Spaziali
ed ha una cattedra all'Università Spaziale Internazionale.
La dottoressa Bishop ha investigato la prestazione umana
e la dinamica di gruppo in numerosi ambienti estremi, inclusi
quelli degli speleologi, degli scalatori, dei gruppi di
sopravvivenza nel deserto, degli spedizionieri polari,
dei gruppi che attraversano l'antartico in invero e ha
compiuto varie simulazioni in ambienti isolati e limitati
nello spazio.
Natalie Cutler è laureata
in ingegneria all'Università di Melbourne. Dopo la
laurea Natalie si è unita al The Boston Consulting
Group come consulente aziendale dove ha fornito analisi finanziarie
e consulenza strategica a diverse società Australiane.
Dopo due anni in questo ruolo, è ritornata al campo
dell'ingegneria aerospaziale che era sempre rimasto il suo
maggiore interesse. Natalie lavora attualmente al BAE Systems
in Australia come ingegnere di progetto per il Nulka Naval
Decoy. È membro della Mars Society australiana e
parte del MarsSkin team, dove lavora per sviluppare un
simulatore MCP (Mechanical Counter Pressure) di tuta spaziale
per le simulazioni dell'esplorazione di Marte.
Christyne Legault ha dedicato
numerosi anni all'insegnamento e alla promozione della
scienza con particolare interesse alla scienza aerospaziale.
Fin dall'Ottobre del 2003 è stata responsabile dello sviluppo
di un progetto di consapevolezza scientifica all' École
des métiers de l'aérospatiale di Montréal.
Questo progetto Canada-aperto integra 11 campi della scienza
in un simulatore di stazione spaziale la cui apparecchiatura
all'avanguardia permette agli studenti e agli insegnanti
di imparare delle specifiche della scienza spaziale in un
ambiente unico. La stazione spaziale è costruita in
una roulotte di 60 piedi e può ospitare 30 studenti
alla volta per ogni giorno di missione. Infine, nell'estate
del 2004, è stata fra 10 canadesi a ricevere un diploma
dall'Università Spaziale Internazionale.
Cecile Sainte Marie è un
giovane ingegnere in chimica e fisica. Ha una passione
per l'astronomia e l'osservazione spaziale, in particolare
per Marte, fin da quando era bambina. L'appassionano le
recenti scoperte di Marte e desidera essere coinvolta nell'avventura
dell' esplorazione spaziale, attraverso il suo lavoro ed/o
attraverso l'associazione "Planète Mars",
il capitolo francese della Mars Society. Ama viaggiare,
soprattutto nei luoghi molto freddi.
Tiziana Trabucchi vedi
pagina
dedicata.