La Mars Society un'organizzazione privata nata nel 1998
con lo scopo di promuovere a livello politico l'esplorazione
del pianeta rosso, e anche per iniziare ad acquisire le necessarie
conoscenze scientifiche e logistiche per una possibile futura
missione su Marte.
Il dottor
Robert Zubrin, fondatore della Mars Society è laureato
in matematica, astronautica, aeronautica e ingegneria nucleare,
e ha lavorato come ingegnere alla Lockheed Martin, ricoprendo
vari incarichi per la Nasa. Ha scritto vari libri sulle potenzialità delle
missioni su Marte, oltre ad alcuni romanzi di fantascienza.
A 54 anni è presidente della Pioneer Astronautics,
società che si occupa di ricerche e sviluppo, e collabora
con la Nasa e l'esercito degli Usa, i cui attuali progetti
comprendono la realizzazione di veicoli e sistemi destinati
all'esplorazione del "pianeta rosso".


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[ gli obiettivi
dichiarati dalla mars society ] |
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Promuovere l'obiettivo dell'esplorazione e dell'insediamento
sul pianeta rosso. Ciò verrà fatto attraverso:
- Un vasto coinvolgimento del pubblico per instillare la
visione della conquista di Marte.
- Il sostegno a programmi di esplorazione sempre più intensivi
finanziati dal governo nel mondo.
- La conduzione dell'esplorazione marziana su basi private.
Avviando payload small, con hitchhiker su missioni finanziate
dal governo intendiamo utilizzare la credibilità che
un'attività del genere susciterà per mobilitare
maggiori risorse che renderanno possibili missioni private
isolate e in ultimo l'esplorazione umana.


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[ il progetto
mars analog research station ] |
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Per aiutare lo sviluppo dell'esplorazione umana di Marte,
ed ispirare il pubblico rendendo appetibile la visione dell'esplorazione
umana di Marte, la Mars Society ha iniziato il progetto
Mars
Analog Research Station (MARS). Un programma globale di ricerca
di attività per l'esplorazione di Marte. Il
progetto MARS includerà quattro habitat analoghi a
quelli di Marte che saranno localizzati nei deserti dell'Artico
canadese, nel sud-ovest Americano, nell'entroterra Australiano,
e in Islanda. Attualmente sono attivi solo due su quattro
ossia quelli del deserto dello Utah e dell'isola di
Devon.
In questi ambienti simili a Marte, verrà lanciato
un programma di esplorazione di lunga durata nel campo della
geologia e della biologia, operazioni condotte nello stesso
stile e con molte delle restrizioni che si troverebbero sul
Pianeta Rosso. Facendo così, si darà il via
al processo di apprendimento sull'esplorazione di Marte.
Il progetto Mars Analog Research Station (MARS) è concepito
come un progetto multi-anno, programmato per permettere la
distribuzione del budget necessario in un lungo periodo di
tempo poiché, operare gradualmente, garantisce la
flessibilità di introdurre dei cambiamenti al progetto
e permette di utilizzare le nuove tecnologie che vengono
sviluppate ogni anno.
Le stazioni di ricerca analoghe a Marte sono dei laboratori
per imparare come vivere e lavorare su un altro pianeta.
Ciascuno è un prototipo di un habitat che permetterà l'atterraggio
degli esseri umani su Marte e servirà da base principale
per i mesi di esplorazione nel rigido ambiente marziano.
Tale habitat rappresenta un elemento principale nella pianificazione
dell'attuale missione umana su Marte. Ogni stazione è costituita
da un cilindro alto otto metri e mezzo con un diametro più o
meno della stessa misura, chiamato Hab. Lo scopo dell'intera
operazione è di creare un ambiente estremamente realistico,
dove provare tutte le tecnologie e le procedure che saranno
poi usate dagli astronauti durante la lunga permanenza sul
pianeta.
Ogni stazione servirà da campo base alle squadre
composte da un equipaggio di quattro o sei membri, tra cui
geologi, astrobiologi, ingegneri, meccanici, medici e altri,
che vivranno per settimane o mesi in isolamento in un ambiente
analogo a Marte. Le analogie con Marte sono state cercate
nelle caratteristiche di quei luoghi sulla Terra dove le
condizioni ambientali, le specifiche geologiche e le combinazioni
biologiche si possono avvicinare in qualche modo con quelle
che ci si aspetta di incontrare su Marte, sia nel presente
che nella storia del pianeta. Lo studio di tali luoghi porterà a
nuove conoscenze sulla natura e sull'evoluzione di Marte,
della Terra, e della vita.
Riassumiamo di seguito quelli che la Mars Society ha indicato
come
i tre obiettivi primari del
progetto Mars Analog Research Station:
1. Le Stazioni dovranno servire come test per gli studi
sul campo in vista delle missioni umane su Marte. Aiuteranno
lo sviluppo e consentiranno i test sulle caratteristiche
degli habitat principali, sulle strategie di esplorazione
del territorio, sugli attrezzi, sulle tecnologie e sui protocolli
di selezione dell' equipaggio. Ciò aiuterà ad
ottimizzare l'esplorazione produttiva di Marte da parte degli
esseri umani. Per conseguire questo, ogni Stazione deve essere
un habitat realistico ed adattabile.
2. Le Stazioni serviranno per facilitare la ricerca sul
campo scegliendo luoghi sulla Terra analoghi a Marte, questo
aiuterà inoltre le nostre conoscenze di geologia,
biologia, e condizioni ambientali sulla Terra e su Marte.
Per raggiungere ciò, ogni Stazione deve fornire un
riparo sicuro ed essere un efficace laboratorio sul campo.
3. Le Stazioni genereranno il sostegno pubblico per inviare
esseri umani su Marte. Informeranno ed ispireranno i pubblici
intorno al mondo. Come programma ammiraglio della Mars Society,
il progetto MARS sarà il fondamento per una serie
di passi audaci che pavimenteranno la strada per un'eventuale
futura esplorazione umana di Marte.
A supporto di ciò che abbiamo fin qui descritto riportiamo
le parole di Zubrin tratte da un intervista realizzata ad
opera di
Andrei Mueller (©The
Independent): « Penso
che il peso della nostra iniziativa - dice fiducioso il presidente
della Mars Society - sarà enorme.
In queste stazioni impareremo come impiegare gli esseri umani
ed i robot in operazioni combinate. Man mano che il programma
si evolverà, poi, gli habitat si trasformeranno in
veri e propri siti di addestramento per gli equipaggi destinati
a partire verso Marte ».
Relativamente ad una possibile missione umana su Marte: « Potremmo
arrivarci fra una decina d'anni e, per farlo, non sarà necessario
neppure incrementare il budget della Nasa. La quale sta spendendo
ancora 5 miliardi di dollari all'anno per lo shuttle: questo
significa che dal febbraio del 2003 (quando il Columbia si è disintegrato
durante la manovra di rientro) a questa intervista, sono
stati spesi ben 15 miliardi di dollari per il programma dello
shuttle, e per un solo volo. Oggi siamo più vicini
a spedire gente su Marte di quanto non fossimo vicini a inviare
gente sulla Luna nel 1961, l'anno in cui il presidente John
F. Kennedy si impegnò a mandare uomini sul nostro
satellite. Certo, è una missione difficile, ma considerando
le nostre attuali conoscenze in questo settore l'impresa
si preannuncia più semplice di quanto si possa normalmente
credere ».
Zubrin non ha il minimo dubbio: "Non stiamo addestrando
futuri astronauti. Stiamo cercando di immaginare come dovremo
procedere quando verrà il momento di farlo davvero.
La nostra è un'attività molto fisica, come
provare strumenti sofisticati su terreni sconosciuti. È un
modo per accumulare varie conoscenze in questo settore. Alcune
delle intuizioni possono apparire magari ovvie e una volta
che ci sei dentro scopri che lo sono davvero; ma vi assicuro
che in alcuni casi erano sfuggite anche a chi gestisce i
programmi spaziali. Per esempio, sappiamo che quasi non si
può viaggiare verso Marte in un ambiente a gravità zero,
esattamente come nessuno preparerebbe un commando all'azione
mandando i soldati a letto per sei mesi! Perché è questo
il tempo necessario per raggiungere Marte. È possibile
sopravvivere per sei mesi a gravità zero, ma atrofizza
i muscoli".