Dubonnet
Dubonnet, 1932:
anche qui Cassandre "gioca" con le parole. Infatti, il messaggio della campagna è trasmesso da un semplice gioco di caratteri, evidenziando parti della parola in una progressione che porta al nome completo della società, mentre l'immagine illustra quello che la parola afferma. Sulla prima immagine compare DUBO, simile nella lettura a "Du beau" ("qualcosa di bello"): un uomo che guarda un bicchiere di vino, colorato solo nella faccia e nel braccio, che regge il bicchiere conferma questa lettura del testo. Nella seconda immagine leggiamo DUBON ("qualcosa di buono"): il personaggio sta assaggiando la bevanda e il colore raggiunge il suo stomaco. Nella terza immagine compare il nome completo del prodotto DUBONNET: svelato mentre il personaggio gusta un secondo bicchiere della bevanda.